Due persone si conoscono, si innamorano e dopo essersi conosciuti si sposano.
Il prossimo passo da compiere è quello di metter su famiglia.
La maggior parte delle coppie desiderano avere uno o più figli, delle creature di cui prendersi cura è amare per il resto della propria vita.
E così, dopo nove mesi di gravidanza, nasce lui, il figlio tanto desiderato e tanto amato.
Una creatura tanto piccola ma con una grande capacità: sconvolgere del tutto la vita dei genitori.
Dopo la nascita tutto cambia: niente più uscite serali con gli amici, niente più cinema, niente più tempo da dedicare al 100% a sé stessi.
Ogni progetto, ogni azione, ogni uscita deve essere a prova di neonato. Per la mamma cambierà anche l’alimentazione nel caso in cui il piccolo si nutra attraverso il seno della madre. Infatti si deve sapere che per i primi tre o quattro mesi ci sono dei cibi da evitare perché provocano coliche gassose nei neonati causando notti in bianco mentre il piccolo piange e piange.
Una delle cose che risulta difficile per i primi mesi (o anche per i primi anni) è quella di far addormentare il piccolo.
Si deve comprendere che per nove mesi il piccolo è vissuto all’interno del grembo materno, al caldo ma soprattutto al sicuro da tutto. La nascita è per lui un momento drammatico perché viene allontanato dal suo luogo sicuro.
Per questo i primi mesi ha bisogno del costante contatto materno.
Viene molto naturale alla madre coccolare il proprio figlio tra le proprie braccia fino a farlo addormentare. Ma resta comunque molto difficile trascorrere le prime notti. All’inizio si deve trovare un equilibrio, cercare di stabilire gli orari della nanna e quelli della pappa anche se alla fine i genitori cedono ai bisogni del piccolo.
I neonati dormono quando hanno sonno e si svegliano quando si sentono pronti per la pappa. Il loro stomaco è molto piccolo è quindi digeriscono in fretta.
L’alternanza sonno-veglia per i neonati dipende dalla fame che ha.
Quindi per i primi mesi dipende tutto da quanto è sazio il bambino
In genere un neonato dorme tra le 2 e le 4 ore di fila. Dormire 5 ore di fila per lui equivale a una notte intera.
Ma come si può insegnare ai bambini a fare la nanna?
E qual è il metodo migliore per farlo addormentare (o riaddormentare) la sera o durante la notte?
Per un neonato allattato al seno, l’esigenza del risveglio avviene soprattutto per Ricevere rassicurazione è conforto attraverso il contatto con la madre. E’ per questo che si svegliano spesso durante la notte ed è una cosa che non si può evitare.
Per aiutare il piccolo a dormire più di notte che di giorno è importante che capisca la differenza tra i due diversi momenti.
Durante il giorno è bene farlo dormire un una stanza illuminata e non troppo silenziosa; invece di notte l’ambiente deve essere buio e silenzioso.
Per aiutare il piccolo a rilassarsi prima della nanna notturna una buona idea è quella di fargli il bagnetto o un massaggio. E se figlio si sveglia si notte, non dovete fare altro che dargli il seno senza fare rumore o parlare o si rischia di svegliarlo completamente
Per farlo dormire di notte, bisogna evitare i pisolini troppo lunghi di giorno.
Appena il piccolo si addormenta tra le vostre braccia, arriva il momento di metterlo nel suo lettino.
Anche lui, come noi, vuole stare comodo per dormire tranquillo.
La culla deve essere un luogo caldo e avvolgente un po’come era il grembo materno.
Un buon modo per far dormire il bambino è quello di riprodurre suoni e rumori rassicuranti. Infatti esistono cd che riproducono il battito del cuore che il neonato ha ascoltato 9 mesi facendolo sentire protetto.
Un altro consiglio che potete mettere un pratica per non far svegliare vostro figlio quando lo mettete nella sua culla (e quindi mettere il viso a contatto con un posto freddo) è quello di riscaldarsi con una borsa acqua calda o usare lenzuola di flanella invece di quelle di cotone.
Seguire questi consigli può facilitare i primi mesi con il tuo piccolo, ma una cosa che non deve mai mancare è la pazienza.
Armatevi di tutta la pazienza che avete e tutto avverrà in modo naturale.