Bambini malanni: come proteggere le vie respiratorie
Uno dei problemi più frequenti e diffusi nei primi mesi di vita dei bambini è la bronchiolite. Si tratta di un’infezione virali e in alcuni casi batterica, che colpisce le basse vie respiratorie e i bronchioli, che sono la parte terminale dei bronchi. Le bronchioliti creano apprensione nei genitori, perché rendono il respiro dei bimbi molto difficoltoso.
I sintomi della bronchiolite
Affanno, tosse, fiato corto: sono questi i principali sintomi della bronchiolite. Con qualche accorgimento, però, è possibile prevenirne il contagio. I fattori di rischio per le bronchioliti sono il fumo passivo e l’assidua frequentazione di luoghi troppo affollati. Per prevenirle, in inverno è utile tenere i bambini il più possibile all’aria aperta e aerare spesso le stanze della casa, umidificando gli ambienti domestici. Per rinforzare le difese immunitarie che nei mesi invernali vengono messe a dura prova, sono di aiuto i lavaggi nasali quotidiani, l’aspiramuco, i preparati a base di zinco e sambuco.
Quando si diffonde
Il picco di diffusione delle bronchioliti è tra fine ottobre e febbraio. Molto contagiose, si trasmettono per via aerea o per contatto con le secrezioni di naso e bocca, nella maggior parte dei casi il contagio avviene all’asilo nido. Colpiscono più frequentemente i maschi e hanno un periodo di incubazione che va da due a cinque giorni. Oltre al respiro sibilante e difficoltoso, di pancia (si riconosce per la presenza di un avvallamento sotto il torace), le bronchioliti provocano tosse stizzosa o ansimante, sonnolenza, o al contrario, irritabilità. La febbre può comparire se si associa un’influenza o un’infezione batterica.
In presenza di tali sintomi, bisogna rivolgersi al pediatra che, con l’aiuto di un apposito strumento chiamato “saturimetro”, valuterà la funzione respiratoria del bambino. Per i piccoli di pochi mesi o che non hanno ancora compiuto un anno di età che non riescono a respirare e vanno incontro a disidratazione, è necessario il ricovero ospedaliero. In assenza di sovrainfezioni batteriche, non vanno prescritti gli antibiotici. E’ importante effettuare i lavaggi nasali con acqua fisiologica e dar da bere spesso al piccolo. Per calmare la tosse, possono essere utili anche alcuni rimedi omeopatici, come Ipeca o Coccus Cacti.