Le continue notizie in tv, sui giornali e sui social riguardanti l’emergenza Corona virus stanno alimentando paura e terrore soprattutto nei bambini.
Passata l’epidemia cureremo i traumi psichici da Corona virus.
L’allarme arriva dal neuropsichiatra salernitano Salvatore Iannuzzi, direttore del Centro aziendale di neuroscienze dell’età evolutiva dell’Asl Salerno.
I bambini avvertono la perdita di un mondo sicuro e cominciano a spaventarsi, iniziano a preoccuparsi ed avvertire il senso di morte imminente per se e la propria famiglia.
Si addormentano con l’incubo di morire e si svegliano senza voglia di giocare.
I bambini rispondono alla paura prima con pianto, tachicardie apparentemente inspiegate, cefalea, disturbi alimentari, irritabilità, irrequietezza immotivata, urla e poi mostrano confusione e condotte di ritiro sociale.
Iannuzzi spiega come comportarsi con i propri figli, e come rispondere alle loro domande sul corona virus e aggiunge:
Alle domande dei bambini bisogna rispondere con sincerità ma smorzando i toni terrifici, trasferire messaggi tranquillizzanti e rassegnanti in termini di futuro.
E bisogna soprattutto ridurre la trasmissione di messaggi catastrofici e ansiogeni a vantaggio di attività di giochi.
Occorre restituire all’immaginario dei più piccoli un mondo a colori fatto di cose belle e positive.
Importante per i bambini anche il ritorno a scuola. La chiusura e disinfezione delle scuole sono provvedimenti igienico sanitari importanti.
Alla ripresa delle lezioni i docenti hanno l’obbligo di spiegare cosa è successo, diffondere qualche buona prassi igienica e tranquillizzare i bambini.
Iannuzzi spiega infine come intervenire nel caso in cui i bambini mostrassero segni di insofferenza.
Se i sintomi rilevanti non cessano nel giro di qualche giorno è opportuno rivolgersi ad un ambulatorio di neuropsichiatria infantile, dove il problema può essere decodificato e sostenuto, evitando disturbi post traumatici da stress.
Un intervento precoce e consente di evitare interferenze nefaste sullo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale.