Molto donne sognano di vedere apparire, su un test di gravidanza, quelle due strisce rosa che stanno a indicare un risultato positivo.
L’arrivo di una nuova nascita porta con se anche un susseguirsi di emozioni sia positive che negative. Queste saranno aumentate anche da amiche invidiose e partenti impiccioni che faranno di tutto per mettere in dubbio le decisioni che stai prendendo.
La cosa che ogni donna in gravidanza ha sentito, almeno una volta in 9 mesi, è quella di non fare crescere il proprio figlio in contatto con gli animali. Che sia cane o gatto, per molte persone gli animali sono sinonimo di malattie anche se si tratta di animali che vivono dentro casa.
Per loro il gatto è sinonimo di toxoplasmosi una malattia che può colpire il bambino nei 9 mesi della gravidanza che provoca delle gravi e malformazioni nel feto; mentre i cani sono sinonimo di pericolosità e violenza.
Queste persone parlano solo per sentire dire.
Bisogna chiarire che i gatti che vivono nella casa senza uscire fuori non sono per niente portatori di questa malattia. Questa può anche essere trasmessa da verdure e cibi crudi.
Chi non ama gli animali non sa che questi ci sono vicini durante tutta la gravidanza e, dopo la nascita, sono al fianco del piccolo per proteggerlo e consolarlo.
I bambini che crescono a stretto contatto con gli animali possono sviluppare molti vantaggi anche per quanto riguarda la salute. Infatti è dimostrato che i piccoli che tengono un cane o gatto hanno meno possibilità di contrarre malattie come asma e altre problemi riguardanti l’apparato respiratorio.
È inutile aggiungere che un bambino che si prende cura del proprio animali domestico sviluppa un grande senso di responsabilità che si porterà per tutta la vita.
Quindi, mi rivolgo a voi donne, incinte, non ascoltate le persone che vi dicono di abbandonare il vostro amico a quattro zampe solo perché è in arrivo un bebè. Fate solo di testa vostra e non ascoltate le cattiverie di gente ignorante che non ha idea di cosa stia parlando.