Dopo pranzo, e a stomaco pieno, a tutti viene voglia di far un bel pisolino di almeno una mezz’ora. Questo per quanto riguarda gli adulti, ma i bambini invece?
I pareri al riguardo sono discordanti, c’è chi crede che un pisolino tragga benefici, e chi invece teme che possa alterare il sonno notturno dei nostri pargoletti.
Eppure la siesta pomeridiana per i nostri bambini non è un capriccio, bensì un beneficio. Per qualsiasi individuo il sonno è un momento fondamentale durante la giornata, anche se per noi adulti la qualità del riposo può essere influenzato da diversi fattori. Ciò però non vale per i bambini.
I piccoli devono poter avere un riposo sufficiente. Il momento della nanna deve essere un momento sacro ed inviolabile.
Il riposino pomeridiano non deve essere negato ai bambini, soprattutto se sono particolarmente stanchi. Ci sono bambini che dopo pranzo dormono per ore, chi per mezz’ora, e chi invece non ne vuol proprio sapere nulla. Ma infondo non c’è da preoccuparsi, perché son proprio loro a guidarci per far in modo che noi capiamo ciò di cui hanno realmente bisogno.
I benefici del sonnellino pomeridiano
Dormire durante il pomeriggio porta diversi benefici. Ad esempio vi è una produzione di effetti positivi sul cervello, ne migliora capacità e concentrazione permettendo di recuperare le energie. Oltre alla funzione di apprendimento che ha la nanna, questo momento è importante anche perché serve a stabilire un equilibrio nel bambino. Se si va ad eliminare il pisolino pomeridiano, credendo che il bambino la sera possa crollare più velocemente, ci si sbaglia di grosso. Questo perché alla fine della giornata il piccolo sarà più nervoso ed eccitato e avrà ancor più difficoltà nell’addormentarsi.
Quando deve essere fatto
L’orario consigliato per il pisolino è dalle 13 alle 16, sfruttando dunque il momento di stanchezza che mostra il piccolo dopo pranzo. Lo si evince da diversi segnali, come quando si strofina gli occhi, diventa capriccioso e non ha voglia di far nulla.
La durata
Ovviamente la durata del pisolino è soggettiva. Se il pisolino va a prolungarsi eccessivamente, va ad influenzare il riposo notturno. Questo soprattutto dopo i due anni di età. La durata ideale dunque sarebbe una o due ore. Solitamente i bambino sono in grado di autoregolarsi, e quindi sono in grado di svegliarsi autonomamente. Se però il pisolino va a prolungarsi, sarebbe opportuno svegliare il piccolo dolcemente per non creare problemi di insonnia notturna.
Fino a quando si sente la necessità del riposino
Generalmente il bisogno del riposino pomeridiano nei bambini si sente fino al terzo anno di età, ma non è detto che questo non possa prolungarsi nel tempo. Le necessità di ognuno sono differenti, con il passare degli anni le necessità delle pennichella vanno a diminuire, e al contrario possono indurre ostacolo nel sonno notturno.
Costringere o convincere?
Il bambino non lo si deve costringere a dormire per forza, piuttosto cercare di convincerli. Con una filastrocca, una ninna nanna, una canzone, insomma con tutto ciò che possa rassicurarlo. L’importante è creare una routine, non cambiando il luogo in cui si va a dormire sia di giorno che di notte. Così imparerà ad identificare tale stanza, indicandolo come ‘il posto in cui si fa la nanna’.