In base all’età del bambino, le esigenze del sonno sono differenti. Nella maggior parte dei casi, i neonati dormono per gran parte del tempo anche se il sonno è diviso in segmenti molto brevi.
Poco alla volta che questo crescerà e quindi la quantità di suono diminuirà anche se la durata di quello notturno dovrebbe aumentare.
Il sonno nei bambini appena nati
E’ importante tenere a mente però che i bambini hanno cicli di sonno differenti rispetto a quello degli adulti. Infatti, trascorrono gran parte del tempo nel sonno REM in quanto:
- nei bambini appena nati il sonno REM rappresenta il 50%;
- nei bambini 3 2 3 anni si trasforma nel 25%;
- intorno ai 6 anni la percentuale scende al 20%.
Ecco quindi una tabella di quanto tempo dormono i bambini:
- i neonati dormono 16 ore in totale di cui 8 ore di giorno e 8 ore di notte;
- i bambini un mese dormono un totale di 15,5 ore di cui 8 ore di note 7 ore di giorno;
- i bambini di 3 mesi dormono 15 ore in totale di cui 9 ore di notte e 4 ore di giorno;
- i bambini di 6 mesi dormono un totale di 14 ore di cui 10 ore di notte e 4 ore di giorno;
- i bambini di 9 mesi dormono 11 ore in totale di cui 3 ore di giorno e 9 ore di notte;
- i bambini di un anno dormono 11 ore in totale di cui 9 ore di notte e tre ore di giorno; i bambini di un anno e mezzo dormono 13,5 ore e ore in totale di cui 11 ore di notte e 2,5 di giorno;
- i bambini di 2 anni dormono 13 ore al giorno di cui 11 ore di notte e due al giorno.
Per quale motivo spesso un bambino non dorme
Prima di iniziare, è molto importante sapere che il sonno di un bambino risulta essere molto frammentato e non è per nulla uguale a quello di un adulto.
In ogni caso vi sono diverse motivazioni che si nascondono dietro la causa del disturbo tra cui motivazioni ambientali, comportamentali, emotivo, organiche e fisiologica. Il compito del pediatra sarà quello di escludere tutti i disturbi fisiologici che possono dar vita a far sì che il dolore tutte le volte che il bambino fa pipì di notte.
Il professionista dovrà poi escludere tutte le motivazioni organiche e quindi per risolvere le coliche gassose che potrebbero causare disturbi del sonno. Una causa però potrebbe anche essere quella di tipo emotivo come per esempio l’arrivo di un fratellino o l’inserimento al nido. In questi casi è possibile utilizzare diversi meccanismi per favorire la normalizzazione del sonno.
Cosa non fare e come aiutare il bambino a dormire
Per aiutare il bambino ad addormentarsi tranquillamente, bisogna instaurare un rituale e stare in un ambiente silenzioso e tranquillo. Ci sono alcune musiche o carillon che messi sul letto possono dar vita delle sovraeccitazioni visive o uditive che impediscono quindi l’addormentamento.
Meglio preferite quindi le classiche ninna nanna o tutte quelle canzoncine che hanno un suono più leggero. Bisogna quindi mettere il bambino nel lettino o ancora sveglio e dargli un oggetto affettivo il quale può avere un effetto calmante.
Altra cosa molto importante è quella di seguire degli orari regolari e separare attentamente le attività di giorno con quelle della sera. Nel caso in cui i bambini iniziano a piangere, bisogna andare di vicino ma senza riempirlo eccessivamente di attenzioni. Sarà sufficiente un piccolo massaggio.
Altra cosa importante è quella di mantenere il tono della voce bassa ed evitare di accendere luci forti. Poco alla volta il bambino riuscirà ad imparare come addormentarsi da solo senza l’aiuto dei genitori.