Lo svezzamento è una tappa molto importante nella vita del neonato, ed a dire il vero anche del genitore.
Con questo termine si indica il passaggio dal latte, e quindi da un tipo di cibo esclusivamente liquido, ai primi cibi solidi.
Come tutti i cambiamenti, però, può succedere di avere mille dubbi e paure.
È del tutto normale avere apprensioni e voler essere ben preparati sull’argomento per avere la consapevolezza di affrontare questo processo, che è del tutto naturale, in maniera corretta.
Abbiamo pensato di aiutarti in questo delicato momento e di darti alcune indicazioni fondamentali affinché lo svezzamento sia un periodo sereno e felice sia per te che per tuo figlio.
Sappi che, le cose che ti serviranno non saranno poi molte:
- un bel piattino e cucchiaino in plastica
- un ottimo omogeneizzatore
- e tanta pazienza
Ora cominciamo ad addentrarci in questo interessante argomento.
Svezzamento: come affrontarlo nel modo giusto
Nel corso degli anni lo svezzamento ha preso nuove forme modificandosi sia nel significato che in alcune regole di base.
Nel passato, infatti, il termine svezzamento indicava il momento in cui il bambino abbandonava per sempre il seno materno.
Al giorno d’oggi, invece, svezzamento indica il momento in cui si cominciano ad introdurre i primi pasti solidi o semi solidi, il tutto accompagnato però ancora dal latte materno o dal latte artificiale.
La prima grande domanda che molti genitori si fanno è: quando iniziare lo svezzamento?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica come tempistica il compimento del sesto mese di vita.
Bisogna dire però che, come per tutte le cose, ogni bambino ha i suoi tempi e quindi è bene osservare alcuni particolari per capire quando il neonato è realmente pronto per questo passaggio:
- riesce a stare seduto da solo tenendo la testa ben dritta
- ha perso il riflesso di estrusione
- porta gli oggetti alla bocca
- mostra interesse verso il cibo dei grandi
Quando ti trovi nella situazione in cui queste quattro caratteristiche sono presenti nello stesso momento, ecco che è arrivato il momento di cominciare. Indicativamente si va sempre dal 4° al 7° mese a seconda del bimbo.
Ma come affrontare il tutto? Facciamo un po’ di chiarezza.
Svezzamento: la prima pappa
Il momento della prima pappa è molto importante e porta dentro di te una grande emozione.
Ovviamente, le prime pappe devono essere prive di pezzetti e devono essere molto leggere per avere il tempo di valutare la reazione del bimbo.
Solitamente si comincia con gli omogeneizzati di frutta nel momento della merenda. Prima qualche cucchiaio per poi arrivare al vasetto completo nel giro di qualche giorno.
Una volta passata questa primissima fase ecco che arriva il momento del primo pasto completo. Si prepara con un bel brodo vegetale fatto con della semplice zucchina accompagnata da una carota.
Questo, poi, costituirà la base con cui preparare la prima minestra aggiungendo le farine per neonati (crema di mais e tapioca, pappa lattea, crema ai 5 cereali, ecc).
Dopo qualche giorno si può cominciare a mettere anche qualche cucchiaio di passato di verdure rigorosamente senza pezzetti.
Poi si inizierà con gli omogeneizzati di carne, di pesce e così via.
Lo schema tradizionale ha come principio base quello di procedere sempre per gradi aggiungendo un alimento alla volta e vietando pezzetti almeno per le prime settimane.
Svezzamento: cos’è l’autosvezzamento
Nel paragrafo precedente abbiamo parlato di schema tradizionale.
Devi sapere, infatti, che negli ultimi anni si sono visti alcuni cambiamenti nel settore portando alla luce anche l’autosvezzamento.
Molti studi, infatti, hanno dimostrato che l’introdurre un alimento per volta e dando addirittura dei limiti temporali per alcuni (crostacei, fragole, ecc.) aumenta radicalmente il rischio di incorrere in intolleranze ed allergie.
Ecco, quindi, che nasce questa nuova idea in cui il volere del bambino è messo al centro di tutto perchè sarà proprio lui a decidere quando e cosa mangiare.
Basta brodi vegetali, farine, pappe molli e tabelle rigide da rispettare. Il bimbo mangerà esattamente come mamma e papà.
Ovvio, però, che i piatti devono essere sani ed equilibrati e si deve sempre avere un po’ di accortezza e buon senso. Una bella pepata di cozze come prima pappa non è di certo il massimo.
Svezzamento: la pazienza
Un altro elemento importante in questa delicata fase del bambino è sicuramente la pazienza.
Sia che tu decida di seguire lo schema tradizionale o scelga, invece, di optare per l’autosvezzamento, ricordati che devi sempre mantenere la calma e non disperarti se un giorno il piccolo non ha voglia di mangiare e ti richiede il latte.
Per i bambini è un grande cambiamento e non tutti accettano questa fase in maniera immediata.
Ci saranno volte in cui ti toccherà gettare via tutto ma con il tempo e la pazienza vedrai che anche il tuo piccolo imparerà a superare questo cambiamento e ti darà grandi soddisfazioni.
Svezzamento: ultimi consigli
Infine, ti vogliamo lasciare qualche ultima raccomandazione importante.
Ricorda che già fin dallo svezzamento è possibile dare le giuste regole alimentari al bambino.
Un’alimentazione sana ed equilibrata è la base fondamentale per una vita in salute. E le buone abitudini si costruiscono fin da piccoli.
Varia i tipi di frutta e verdura, non avere paura di sperimentare e di far assaggiare al tuo piccolo diversi gusti.
Fa in modo che le merendine e gli snack siano l’ultima scelta e che ogni pasto sia ben calibrato.
Mangiare in modo responsabile è importante ed è possibile farlo anche con gusto.
Prendi la palla al balzo e cominciate a mangiare tutti in modo sano e vedrai che il tuo bimbo crescerà sano e forte.