Le vaccinazioni nei bambini sono una tappa molto importante nella loro crescita. Infatti, sono sicuri e permettono loro di non andare incontro a patologie che invece potrebbero essere potenzialmente molto gravi. D’altro canto, proprio grazie ai vaccini sono state debellate malattie letali come la poliomielite. Ma ci sono degli accorgimenti da tenere a mente e delle cose da non fare dopo la vaccinazione.
Vaccinazione nei bambini: gli effetti collaterali più frequenti
Innanzitutto, la vaccinazione nei bambini può essere effettuata in tutta sicurezza come ripetono pediatri e medici di tutto il mondo. Anche il Gruppo San Donato ha pubblicato delle linee guida, assicurando che è possibile vaccinare i bambini in tutta tranquillità. Il vaccino è spesso costituito dal virus che causa la malattia, ma inattivato, quindi reso innocuo, perciò non c’è alcun genere di rischio e i vaccini sono ben tollerati dall’organismo. Ci sono però degli effetti collaterali comuni che possono colpire i bambini. Tra questi uno dei più noti è il gonfiore, dolore ed arrossamento nella zona del vaccino, poi febbre, irritabilità, inappetenza e nervosismo. Le reazioni allergiche esistono, sono gravi ma rare e coinvolgono un caso su 760.000. Avvengono però entro 30 minuti dalla somministrazione: dopo, quindi, si può stare tranquilli.
Cosa non fare dopo la vaccinazione nei bambini
Ci sono dei piccoli accorgimenti da tenere a mente dopo il vaccino, soprattutto cose che è meglio non fare. La febbre è una reazione normale del vaccino e perciò non bisogna darsi prendere dal panico. È bene in questi casi non somministrare aspirina. Anche i farmaci antidolorifici non vanno somministrati prima del vaccino come invece talvolta scelgono di fare alcuni genitori, nel tentativo di prevenire effetti collaterali. Questi disturbi normalmente sono lievi e spariscono in 24 ore. Ad ogni modo, in caso di dubbi è sempre bene rivolgersi al proprio pediatra e non fare di testa propria.