È tornato quel periodo dell’anno in cui i nasini iniziano a colare e il bambino inizia a starnutire. Le assenze a scuola iniziano a farsi frequenti e anche dopo che il bambino è stato per un periodo a casa, al rientro a scuola torna di nuovo lo stesso problema. Come fare in questi casi? Sono tanti i genitori a chiedersi se il proprio figlio abbia una salute cagionevole o se più semplicemente i malanni stagionali vengono trasmessi di bambino in bambino.
La miglior soluzione contro la diffusione delle infezioni in ambiente scolastico sarebbe quella di tenere il bambino influenzato a casa fino a quando non si sia completamente rimesso in sesto. Eppure non sempre è così semplice e in altri casi si è alla ricerca di altre soluzioni.
La dottoressa Valentina Paolucci, medico chirurgo specialista in pediatria, ha voluto far chiarezza su tutta la situazione per darne un quadro completo.
“Sono frequenti i virus che causano il raffreddore. I rhinovirus, di cui conosciamo esistano tra le 100 – 150 varietà, rispondono all’incirca alla metà delle cause che portano a raffreddore. Ci sono altri patogeni virali come il virus respiratorio sinciziale che come primo sintomo porta anch’esso il raffreddore, cui si aggiunge una moltitudine di altri virus. Questa premessa ci aiuta a capire perché i bambini siano molto esposti al rischio di malattie da raffreddamento e influenzali e come anche noi adulti, che viviamo loro acanto, possiamo potenzialmente esserlo”. Sono state queste le parole utilizzate dalla dottoressa.
Inoltre bisogna sottolineare che nel caso in cui la sintomatologia fosse ricorrente, come ad esempio naso chiuso, bruciore della faringe e gola arrossata, si pensa sempre sia un’infezione normale ma non sempre corrisponde a realtà. Molto spesso sono i patogeni a cui siamo strettamente in contatto che causano tali malattie. I bambini che godono di buona salute si ritrovano a seguire fino a 6 cicli di antibiotici per la stagione. Ma come comportarsi per evitare queste infezioni?
Nel periodo invernale, differentemente da quanto si pensa, stare all’aria aperta con il freddo può essere un toccasana.
Per evitare la diffusione delle infezioni negli ambienti scolastici, talvolta sovraffollati, sarebbe opportuno arieggiare bene gli ambienti, mantenere quanto più possibile l’igiene delle superfici, favorire l’igiene delle mani e personale, ma soprattutto bisogna mettere in atto la prevenzione nella vita quotidiana con maggiore consumo di frutta e verdura stagionale.