Il mal di gola è causato da un’infiammazione o un’infezione della gola che può essere virale o batterica. Nel caso colpisca solo le tonsille si chiama tonsillite, se colpisce la faringe si chiama faringite, se tutte e due si chiama faringotonsillite.
In ogni caso, la visita dal medico è necessaria per valutare quale tipo di infezione abbiamo e di conseguenza curarla in maniera mirata.
Cause
Il mal di gola è causato nella maggior parte dei casi da virus dell’influenza, da virus della parainfluenza o dai virus del raffreddore come nel caso dei Rhinovirus.
Soltanto in 3 bambini su dieci il mal di gola è dovuto ad un batterio. Lo Streptococco di gruppo B.
Sintomi
I sintomi più comuni della tonsillite e della faringite sono:
- Febbre
- Tonsille ingrossate e gonfie spesso accompagnate da zaffi biancastri di pus
- Mal di gola e deglutizione dolorosa
- Piccole macchie rosse sull’arcata del palato
- Linfonodi del collo ingrossati
Il mal di gola provocato da batterio Streptococco di tipo B può presentarsi con un esantema: la scarlattina.
Altri sintomi che suggeriscono che il mal di gola è causato da virus e non da batterio sono:
- Occhi arrossati da congiuntivite
- Raffreddore
- Tosse
- Raucedine
Ma stabilire con certezza che la faringotonsillite sia causata da virus o batterio non è cosi semplice nemmeno per il medico che con probabilità chiederà di approfondire i controlli.
Come si fa la diagnosi
Dopo accurata visita e la raccolta della storia clinica del paziente, il medico può prescrivere un tampone faringeo rapido per stabilire se la farinotonsillite è di tipo virale o è da Streptococco di tipo B.
Di solito questi test, che risultano spesso negativi, sono pronti in circa 15 minuti ma il medico può richiedere anche la coltura del tampone che invece viene eseguita in laboratorio.
Questo esame è più sensibile e in alcuni casi, trova lo Streptococco B anche su test rapidi risultati negativi.
E’ inutile ripetere il tampone alla fine della cura in quanto, soprattutto in età scolare, il 30% dei bambini diventa portatore sano dello Streptococco.
Cura
Se dopo i controlli, il bambino risulta positivo allo Streptococco, il medico prescriverà un antibiotico che ha 3 obiettivi:
previene le complicazioni quali una malattia reumatica, abbrevia la durata dei sintomi e riduce il rischio che in famiglia si possa contrarre.
Il bambino con faringotonsillite da Streptococco, può rientrare nella comunità e a scuola dopo 24 ore di trattamento con antibiotico ma è necessario continuare il trattamento per tutto ill tempo che ha stabilito il medico onde evitare di esporre il bimbo a complicanze quali le malattie reumatiche.
Se la faringotonsillite è invece causata da virus, l’antibiotico non è utile e di solito non viene prescritto.
Per alleviare i sintomi il medico prescriverà del paracetamolo per la febbre, soprattutto nei bimbi di età inferiore ai 6 mesi mentre paracetamolo o ibuprofene nei più grandicelli e consiglierà di sciacquare la gola con dei gargarismi con acqua salata.
Il bambino va tenuto ben idratato facendogli bere acqua o altre bevande e se ha difficoltà a deglutire, offrirgli degli alimenti semi-liquidi o morbidi.
Complicazioni
Di solito nelle faringotonsilliti virali non ci sono complicazioni particolari mentre con quelle di tipo batterico da Streptococco è possibile coinvolgere cuore, articolazioni, il sistema nervoso centrale e i reni.
Come si previene
Per prevenzione delle faringotonsilliti nei bambini serve adottare misure igieniche e comportamentali quali:
- Lavarsi spesso le mani
- Non stare a diretto contatto con persone con mal di gola o raffreddore.